Le pannolinoteche

Se c’è una parola chiave ricorrente nel mondo dei pannolini lavabili, è sicuramente quella di pannolinoteca. Infattinell’ultimo periodo, le pannolinoteche in Italia stanno (finalmente!) sorgendo con un trend che sembra esponenziale. Molte realtà ci stanno contattando per chiedere suggerimenti, informazioni tecniche o assistenza nella gestione di una pannolinoteca.

Come prima cosa, è doveroso far presente che l’apertura di una pannolinoteca non è sufficiente a innescare il cambiamento. Una pannolinoteca è utile in un territorio dove c’è già un clima di apertura verso i pannolini lavabili, dove ostetriche e pediatri li supportano, gli asili li accettano e soprattutto i genitori sono disposti ad usarli. In un territorio dove si manifesta piuttosto un’ostilità generalizzata verso i pannolini lavabili, aprire una pannolinoteca non significa in automatico creare una cultura del pannolino lavabile. Questo è un obiettivo che richiede un lavoro a priori di sensibilizzazione, coinvolgendo i vari attori in gioco (genitori, personale sanitario, personale dedicato all’accudimento dei bambini, amministrazioni comunali). Non Solo Ciripà accoglie genitori che vogliono provare a percorrere questa strada e offre la possibilità di confronto con altre esperienze, oltre al supporto di un’Associazione attiva su tutto il territorio nazionale.

Quindi, se ritenete che la situazione sia matura per l’apertura di una pannolinoteca, vi consigliamo di consultare le indicazioni generali che seguono, anche se tecniche e burocratiche, che Non Solo Ciripà ha preparato per aiutare chi decide di aprirsi a questa avventura e gestire in modo il più possibile corretto questo servizio.

  • Primo passo: che tipo di pannolinoteca voglio creare?

Esistono pannolinoteche che sono molto simili a biblioteche, quindi con un’attività di “prestito” senza profitto, e pannolinoteche che si inquadrano più come attività commerciali, per le quali sembra più corretto parlare di “noleggio”.

Le pannolinoteche che effettuano “prestito” possono essere gestite da privati, da associazioni o da enti (es. amministrazioni comunali o provinciali). Il prestito può essere a titolo completamente gratuito, oppure può richiedere una cauzione (che viene restituita alla riconsegna del kit) e/o un contributo simbolico, in forma di donazione liberale. In alcuni casi il prestito è condizionato al tesseramento annuale ad un’Associazione.

Il prestito a titolo gratuito si basa sulla fiducia del pannolinotecario nei confronti dei suoi utenti e ha il vantaggio di non richiedere alcuna complicazione burocratica né giri di denaro. Ha lo svantaggio di non dare garanzie in caso di danneggiamento o di mancata restituzione dei pannolini. Questa è la modalità più consigliata a pannolinoteche gestite a titolo personale, senza appoggio di associazioni o amministrazioni. Il prestito con cauzione implica la richiesta di una somma di denaro che, in caso di mancata restituzione del kit, possa permettere alla pannolinoteca di riacquistare un kit analogo. La somma da richiedere in cauzione dovrebbe quindi essere proporzionale all’entità e alla qualità del kit ceduto in prestito.

Il prestito con donazione, infine, implica la richiesta di un contributo liberale che possa permettere alla pannolinoteca di sostituire nel tempo i pannolini usurati e ampliare continuamente il parco pannolini tramite nuovi acquisti. Il prestito condizionato al tesseramento annuale è una modalità adottata da alcune associazioni che erogano il servizio pannolinoteca solo esclusivamente ai loro soci: per ricevere il kit prova è quindi necessario tesserarsi.

Va rilevato, inoltre che la gestione regolare di cauzioni e donazioni dovrebbe avvenire dietro rilascio di una ricevuta. La ricevuta non dovrebbe essere intestata a un privato, ma ad un’associazione o ente. Molte pannolinoteche si appoggiano infatti ad associazioni oppure Gruppi di Acquito Solidale (GAS) o ancora associazioni a sostegno della famiglia a livello locale. La gestione contabile delle ricevute va affidata alla tesoreria dell’associazione o ente di appoggio.

Molte pannolinoteche che effettuano il “prestito” si appoggiano a Non Solo Ciripà. Alcuni genitori ciripini si sono offerti di dare un ulteriore supporto a chi è ancora indeciso sull’acquisto dei pannolini lavabili, e così hanno avviato una pannolinoteca NSC (clicca qui per leggere qual’è la filosofia di una nostra pannolinoteca) per il prestito, talvolta anche in collaborazione con con asili, associazioni o enti pubblici (clicca qui invece per leggere due testimonianze delle pannolinoteche di Ferrara e Pavia).

Le pannolinoteche che effettuano, invece, il “noleggio” generalmente sono associate ad attività professionali (es. ostetriche libere professioniste) o commerciali (es. negozi di rivendita pannolini o articoli bimbo). Chi gestisce queste attività sono quindi persone titolari di partita IVA. Il noleggio può essere a breve termine (con funzione di “prova”, con possibilità o meno di acquisto finale degli stessi pannolini utilizzati), oppure a lungo termine (che copre tutto il periodo di utilizzo di pannolini). Talvolta, il noleggio può anche essere associato a servizi di ritiro-lavaggio-riconsegna a domicilio.


  • Secondo passo: la sede

Alcune pannolinoteche hanno una sede “istituzionale”: un asilo, un consultorio familiare, un ufficio comunale o provinciale, ecc. Altre pannolinoteche sono servizi a domicilio: il kit viene consegnato direttamente a casa dell’utente (questo è soprattutto il caso dei servizi di noleggio). In molti casi, infine, la pannolinoteca non ha una vera e propria sede: l’utente viene ospitato nell’abitazione del “pannolinotecario” dove potrà visionare i pannolini e ritirare il kit in prestito.


  • Terzo passo: la gestione nella pratica quotidiana

Il modulo del prestito

Alcune pannolinoteche richiedono ai loro utenti di compilare un modulo del prestito  indicante i dati del genitore e del bambino e i dettagli del kit ceduto in prestito. IMPORTANTE: Questi sono dati sensibili che dovrebbero essere raccolti solo in concomitanza a una liberatoria per la privacy e al rilascio di un’informativa per il trattamento dei dati.

Il regolamento

Ciascuna pannolinoteca ha un suo regolamento per quanto riguarda entità del kit, durata del prestito, orario di apertura (a cadenza fissa o su appuntamento), condizioni di lavaggio. Alcune pannolinoteche si appoggiano a lavanderie esterne per un lavaggio professionale, ma nella maggior parte dei casi vengono fornite ai genitori istruzioni con cui effettuare il lavaggio.

Il parco pannolini.

Lo scopo di una pannolinoteca è permettere alle famiglie di provare pannolini di tipo e marchio diverso, in modo che sappiano orientarsi nelle loro future scelte d’acquisto. Il parco pannolini dovrebbe quindi essere il più ampio e variegato possibile: se si offre una scelta limitata a pochi tipi, è possibile che una famiglia non si trovi bene proprio con quei tipi e abbandoni l’idea di usare pannolini lavabili.

Il parco pannolini può essere creato in diversi modi (o una combinazione di questi):

posseduto personale: è il caso di mamme che hanno dismesso i pannolini dei loro bimbi e decidono di destinarli a pannolinoteche;

raccolta usato: alcune pannolinoteche hanno lanciato a livello locale delle campagne di raccolta di pannolini usati; talvolta le campagne vengono svolte in gruppi Facebook dedicati alla rivendita e scambio di pannolini;

acquisti: è sopratutto il caso di pannolinoteche gestite da amministrazioni, liberi professionisti e, in alcuni casi, Associazioni. Se la pannolinoteca è appoggiata da un’Associazione che ammette il rimborso spese per acquisto pannolini, è importante che il pannolino venga acquistato da negozi che rilasciano regolare fattura (intestata all’Associazione). Gli acquisti di usato da altre mamme non possono essere rimborsati;

richiesta campioni omaggio: un’altra strada per ampliare il parco pannolini è richiedere campioni omaggio ai produttori. In questo caso, è importante distinguere le ditte produttrici dalle ditte rivenditrici. Il rivenditore solitamente non ha alcun vantaggio a cedere campioni omaggio, perché il pannolino che tiene in negozio lo ha a sua volta pagato da un produttore, e il campione omaggio per lui è un costo da cui non si rientra facilmente: la maggior parte dei marchi è infatti distribuita da più di un rivenditore, per cui se il pannolino “piace” al potenziale cliente, questo potrebbe essere acquistato anche da un rivenditore concorrente. Diverso è invece il discorso per le ditte produttrici, che hanno interesse ad aumentare la visibilità del proprio marchio e sono solitamente disposte a cedere campioni omaggio. Talvolta il produttore è una mamma che cuce pannolini a casa nel “tempo libero” rubato alla gestione familiare: non è sorprendente che queste preferiscano non cedere campioni, dato che per loro ogni pannolino regalato è tempo prezioso. Nel momento in cui si decide di avanzare una richiesta, rispettare il lavoro e il tempo degli altri è sempre buona regola.


  • Quarto passo: la comunicazione

Gli utenti della pannolinoteca potrebbero essere genitori molto motivati a usare pannolini lavabili ma in difficoltà rispetto all’ampia varietà di scelta, genitori attratti da questo approccio ma poco fiduciosi nella loro capacità di gestire i lavaggi, oppure genitori poco motivati ma “curiosi” per la novità; genitori che hanno già raccolto molte informazioni e individuato le loro preferenze, oppure genitori che quando pensavano a “pannolini lavabili” non si immaginavano certo di trovarsi di fronte a una varietà tanto ampia di pannolini tra cui dover scegliere. Chi gestisce una pannolinoteca dovrebbe saper accogliere richieste e dubbi dei genitori, e presentare la scelta dei pannolini lavabili come alternativa possibile, evitando di imporre una scelta o di proporre la propria esperienza personale come “standard”, perché le persone sono diverse e ciò che funziona bene in una famiglia, può funzionare male in un’altra.

Per far conoscere la pannolinoteca a livello locale, è consigliabile creare volantini, locandine, da distribuire in luoghi frequentati da gestanti o neo-genitori. E’ anche consigliabile creare un sito web oppure una pagina o gruppo Facebook a supporto della pannolinoteca, dove indicare contatti, regolamento, dettagli del parco pannolini.

Qui di seguito trovate un elenco con le  segnalazioni di pannolinoteche Nonsolociripà

 
 

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